Climate change, ecco lo “scudo hi-tech” per pasta, olio e vino in versione Smart Agrifood

Al via il progetto Ue Med-Gold, coordinato da Enea, con la partecipazione di Barilla. Obiettivo: ideare sistemi innovativi per proteggere le produzioni del mediterraneo dalle conseguenze dannose del climate change, come infestazioni ed eventi atmosferici estremi

Pubblicato il 26 Gen 2018

Proteggere la qualità della produzione di pasta, olio e vino dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Preservare cioè le viti, gli olivi e le coltivazioni di grano duro dalle infestazioni di specie dannose e dagli eventi atmosferici estremi. E’ l’obiettivo del progetto Ue Med-Gold, “oro del Mediterraneo”, coordinato da Enea, a cui partecipano in qualità di partner industriali Barilla per la pasta, Dcoop (Spagna) per l’olio e Sogrape Vinhos (Portogallo) per il vino.

A questo progetto l’Unione europea ha destinato un finanziamento da cinque milioni di euro per la messa a punto di servizi climatici ad alta specializzazione per ogni genere di coltivazione, che siano in grado di mettere a disposizione informazioni utili per ottimizzare le tempistiche e le tecniche agricole.

Gestire il climate change

“L’agricoltura è il settore più fortemente influenzato dalla variabilità e dal cambiamento del clima – sottolinea Alessandro dell’Aquila, ricercatore del Laboratorio modellistica climatica e impatti di Enea – Da qui l’importanza di servizi innovativi che consentano di dare indicazioni per ottimizzare le tempistiche e le tecniche agricole in relazione al climate change. Questa nuova tipologia di servizi climatici per l’agricoltura consente di fornire informazioni su misura, molto mirate, e di agire su un arco temporale anche pluridecennale, rispetto alle attuali previsioni meteo che non vanno oltre i 2-3 giorni, anche per valutare elementi come le rese agricole, misurare le potenzialità di adattamento e aumentare la resilienza del sistema agroalimentare mediterraneo rendendolo più competitivo ed efficiente”.

La collaborazione con Barilla

Luigi Ponti, ricercatore del laboratorio Sostenibilità, qualità e sicurezza delle produzioni agroalimentari Enea spiega nello specifico la collaborazione con Barilla: “Lavoreremo per capire l’impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione di grano duro e le ricadute in termini di qualità e prezzo – afferma – L’innalzamento delle temperature sta impattando anche sulle interazioni tra l’olivo e la mosca delle olive, alterando l’economia olivicola nonché la resa della coltura. Sapere in anticipo se la prossima stagione sarà molto calda e siccitosa o al contrario mite e umida consentirebbe a chi produce olio d’oliva di mettere in atto le contromisure necessarie”. Quanto infine alla viticoltura, l’obiettivo del progetto di sviluppare un servizio climatico legato all’andamento stagionale della temperatura e al verificarsi di pioggia o siccità, per scegliere al meglio il momento della vendemmia, consentendo così ai viticoltori di programmare per tempo i lavori di cantina e l’utilizzo della manodopera.

Quanto al futuro, Med-Gold nella fase finale sarà esteso, nella fase finale, anche alle coltivazioni di caffè, per dimostrare anche al di fuori dell’are mediterranea l’efficacia della ricerca e cercare affermazione su uno dei mercati agricoli più importanti su scala globale.

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