Digital Transformation

Avicoltura 4.0: tecnologie pronte, ma serve un quadro normativo adeguato



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Produttività, benessere animale e sostenibilità ambientale possono coesistere se supportati da una gestione attenta supportata dai dati e dalla digitalizzazione. Ma occorre un impegno congiunto da parte dei governi, delle istituzioni agricole e dei produttori oltre che formazione e supporto tecnico

Pubblicato il 7 giu 2024



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L’industria avicola si trova attualmente a dover affrontare una serie di sfide che rendono i processi produttivi sempre più intricati da gestire e monitorare: evoluzione genetica delle specie e dei mangimi, sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e competitività economica si aggiungono alle epidemie aviarie e alle oscillazioni del mercato, ai costi delle materie prime e all’evoluzione della domanda dei consumatori.

Le nuove tecnologie digitali svolgono un ruolo fondamentale in questo scenario poiché permettono di monitorare e raccogliere dati essenziali per ottimizzare i processi produttivi. Ciò consente di adattarsi più facilmente alle mutevoli esigenze del mercato, mantenendo al contempo gli obiettivi aziendali e promuovendo la sostenibilità e il benessere animale.

Tuttavia, come sottolinea Alessandro Boschetti, Innovation Team leader VEM sistemi, tra gli ostacoli alla trasformazione digitale nel settore avicolo un posto è occupato dall’assenza di un quadro normativo chiaro e incentivante. Infatti, spiega Boschetti, la carenza di leggi specifiche e di incentivi finanziari a sostegno dell’adozione di tecnologie digitali può scoraggiare gli allevatori, in particolare quelli delle piccole imprese o delle aree rurali.

La piattaforma beFarm per l’avicoltura 4.0

L’adozione di soluzioni digitali offre vantaggi tangibili al settore avicolo. E’ il caso di beFarm®, una piattaforma innovativa per la digitalizzazione dell’intero processo zoomangimistico, con un focus specifico sull’allevamento, che è in grado di valorizzare l’operatività quotidiana della filiera avicola, mantenendo sempre al centro l’attenzione per la sostenibilità ambientale e il benessere animale.

Questo grazie alla possibilità di sfruttare le potenzialità e l’innovazione offerte dal cloud computing, la flessibilità dell’Internet of Things (IoT), la potenza del machine learning unita alla computer vision e la capacità predittiva dell’analisi Big Data.

Recentemente presentata alla commissione per la sicurezza alimentare, EFSA, del Parlamento Europeo, la piattaforma si basa su un assunto ben preciso, prosegue Boschetti “produttività, benessere animale e sostenibilità ambientale possono lavorare su un binario comune se guidati da una gestione attenta, supportata dai dati e dalla digitalizzazione”.

Produttività, benessere animale e sostenibilità ambientale possono coesistere

Tra i principali vantaggi offerti dalla piattaforma beFarm® figura anzitutto il miglioramento della qualità del lavoro: grazie alla possibilità di monitorare da remoto e in tempo reale indicatori e allarmi, si riducono gli spostamenti e si lavora in condizioni più agevoli, semplificando le operazioni quotidiane.

Utilizzando modelli statistici accurati, è poi possibile individuare tempestivamente anomalie ambientali e comportamentali, favorendo il benessere degli animali e riducendo l’incidenza delle malattie, con conseguente minor tasso di mortalità e maggiore omogeneità tra gli esemplari.

L’automatizzazione dei processi consente una comunicazione efficace tra gli allevamenti e gli altri attori della filiera, come i mangimifici e la supply chain, garantendo un rilevamento e coordinamento dettagliati e tempestivi. Grazie alla riduzione delle inefficienze lungo la filiera, e a gestioni più standardizzate, efficienti e rapide, si può contare su performance di produzione uniformi e indipendenti dalle capacità individuali degli allevatori.

Infine, attraverso la misurazione, l’efficientamento con conseguente riduzione delle emissioni di ammoniaca, anidride carbonica e composti volatili organici, si contribuisce a ridurre l’impatto ambientale del settore zootecnico, che è uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento a livello nazionale.

Il valore di dati affidabili e misurabili

Le opportunità offerte dalla piattaforma sono da ascrivere ai sensori posizionati sul campo, i quali permettono di rilevare dati affidabili e misurabili e quindi di gestire l’integrità dei sistemi in tempo reale e di identificare prontamente eventuali problematiche o aree di miglioramento, abilitando interventi tempestivi.

Inoltre, grazie all’acquisizione, elaborazione e memorizzazione di una vasta gamma di dati provenienti dai sistemi in campo, inclusi parametri ambientali, consumi di cibo e acqua, stime del peso animale e rilevamento di anomalie, è possibile avere una visibilità non solo in real time ma anche storica, da una singola dashboard, e prendere decisioni basate sui dati.

Serve un impegno congiunto di governi, istituzioni agricole e produttori

Per concludere Boschetti tiene a osservare che “La trasformazione digitale offre numerosi vantaggi per l’industria avicola, tra cui una produzione più efficiente, sostenibile e sicura. Tuttavia, per sfruttare appieno questi vantaggi, è necessario un impegno congiunto da parte dei governi, delle istituzioni agricole e dei produttori stessi. È inoltre importante fornire formazione e supporto tecnico agli avicoltori, affinché possano sfruttare appieno il potenziale delle nuove tecnologie. Solo attraverso un impegno congiunto e una visione a lungo termine, è possibile garantire un futuro sostenibile per il settore, che sia efficiente, produttivo e rispettoso dell’ambiente”.

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