Inclusione

Donne e agricoltura 4.0: non solo imprenditrici ma esperte di tecnologia

Dati recenti, attestano la presenza di 823 mila donne in agricoltura: il 30% circa del totale delle persone occupate nel settore. Tuttavia, resta debole la loro presenza a livelli apicali, anche se si assiste a una lieve crescita, infatti i capi d’azienda donna sono il 31,5% (30,7% nel 2010)

Pubblicato il 10 Mar 2023

donne e agricoltura 4.0

Le donne hanno sempre avuto un ruolo importante nel mondo dell’agricoltura: dalle figlie, sorelle, mogli e madri delle famiglie contadine che partecipavano alla vita nei campi al fianco degli uomini, alle mondine che vedevano il lavoro nelle risaie come un agognato strumento di emancipazione. Ma solo di recente hanno iniziato a guadagnarsi quei ruoli di controllo e amministrazione che un tempo erano loro ingiustamente preclusi.
Dati recenti, attestano la presenza di 823 mila donne in agricoltura: il 30% circa del totale delle persone occupate nel settore (7°Censimento Generale Agricoltura, ISTAT). E anche se nnei ruoli apicali la loro presenza è meno accentuata, all’interno delle aziende agricole si sta rafforzando la partecipazione delle donne nel ruolo manageriale. I capi d’azienda donna sono il 31,5% (30,7% nel 2010).
L’Agricoltura 4.0 sta aprendo nuove opportunità per le donne in questo settore, che possono diventare non solo imprenditrici, ma anche esperte delle tecnologie più recenti applicate all’agricoltura. Aziende come xFarm Technologies stanno promuovendo la diversità e cercano attivamente di accogliere sempre più donne nelle loro organizzazioni.

L’Agricoltura 4.0 ha sempre più bisogno di donne 

xFarm Technologies è la tech company che punta alla digitalizzazione del settore agroalimentare, fornendo strumenti innovativi che possono affiancare gli imprenditori agricoli e gli stakeholder nella gestione delle loro aziende. Ma che al contempo promuove la causa dell’inclusività.

“In xFarm Technologies, la ricerca di nuove risorse è sempre attiva e ci auspichiamo di poter accogliere negli anni sempre più donne. La diversità non può che essere un valore aggiunto all’interno di ogni organizzazione” spiega Elisa Mancini, Head of People di xFarm Technologies.

Sebbene ad oggi, ci sia ancora un numero di donne inferiore a quello dei colleghi uomini, sono impegnate in ruoli chiave, tra cui il Growth Marketing, il Product Management e il Software e Web Frontend Development.  

Inoltre, è in aziende come questa, in cui l’agricoltura si intreccia al mondo del tech, che si mostra il divario che esiste ancora oggi in Italia, tra uomini e donne, sul piano dell’accesso alle facoltà scientifiche. “Ci sono meno donne che decidono di affrontare studi STEM ma è una dinamica destinata a cambiare negli anni a venire. È un processo già in atto, perché il mondo della tecnologia non è affatto una cosa solo da uomini, anche se per molto tempo ci hanno convinte del contrario” aggiunge Mancini.

Donne e Agricoltura 4.0: le testimonianze di Deborah Piovan e Sara Carioni 

Escludere una fetta di popolazione da ruoli chiave nel mondo dell’agricoltura e dell’Agritech non avrebbe alcuna solida motivazione. Il rischio infatti è quello di privarsi delle competenze e del sapere di un nutrito numero di professioniste, solamente perché donne. È questa la posizione di Deborah Piovan, divulgatrice scientifica, esperta di biotecnologie nel campo dell’agricoltura ed imprenditrice agricola che ha digitalizzato la propria azienda con le tecnologie di xFarm Technologies.

Piovan non ne fa una questione di discriminazione di genere, sottolineando però come in tutto il mondo del lavoro, anche in agricoltura, quello che manca è troppo spesso un reale supporto da parte delle istituzioni. “Se vogliamo più donne in agricoltura, in generale se vogliamo più donne occupate, è necessario prevedere un più strutturato supporto alle famiglie. Che significa, per cominciare, maggiori servizi per l’infanzia facilmente accessibili e un adeguato congedo parentale anche per la figura paterna” commenta Piovan.

L’importanza dell’innovazione e del cambiamento di prospettiva

In effetti, con 65 punti su 100, l’Italia si colloca al 14° posto nell’UE nell’European Gender Equality Index, l’indice che valuta la condizione della donna nei singoli stati dell’Unione Europea. In particolare, dal 2019 il punteggio dell’Italia è diminuito di 0,5 punti proprio nella categoria dedicata al lavoro, dove attualmente ottiene 63,2 punti e si colloca all’ultimo posto tra tutti gli Stati membri dell’UE3.

Sara Carioni, giovanissima, classe ‘99, cresciuta tra gli appezzamenti dell’azienda agricola di famiglia, in cui oggi si occupa della gestione dell’allevamento dei bovini e della pianificazione e conduzione della campagna grazie al supporto della piattaforma xFarm sottolinea come sia necessario un cambio di prospettiva. “Io mi sento molto fortunata perché nella realtà in cui io mi trovo a operare, molta fiducia è riservata nei giovani e nelle nuove tecnologie. Credo che un atteggiamento di apertura sia l’unica via per il successo di un’azienda agricola oggi. Non c’è motivo di rimanere aggrappati a vecchi paradigmi, lo stesso vale per quanto riguarda le donne in agricoltura, in particolare nei ruoli di gestione. Ma non solo, infatti, nonostante possa capitare di non sentirsi all’altezza confrontandosi con i collaboratori uomini, ho sempre voluto mettermi in gioco rompendo gli schemi imparando, anche, a guidare il trattore che volutamente è rosa a testimonianza che il cambiamento, se si vuole, è possibile!”.

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