Sostenibilità

Un milione di euro per progetti italiani di agricoltura sociale



Indirizzo copiato

A credere nel valore sociale dell’agricoltura come strumento di inclusione e solidarietà sono Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus, Reale Foundation, la Rete delle Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata. I vincitori dell’edizione 2024 del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”

Pubblicato il 26 gen 2024



Bando Coltiviamo Agricoltura Sociale
Premiazione Bando Coltiviamo Agricoltura Sociale

In otto anni, le imprese agricole italiane che integrano attività sociali con la coltivazione e l’allevamento sono aumentate del 250% (fonte: ISMEA 2020). Il 12,5% delle imprese agricole italiane pratica l’agricoltura sociale. In questo scenario di una costante ma anche rinnovata attenzione all’ambiente, alla qualità della vita e alla sostenibilità sociale delle imprese agricole, si colloca “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, il bando promosso da Confagricoltura insieme a Senior – L’Età della Saggezza Onlus, Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), e con il supporto di Rete Fattorie Sociali e Università di Roma Tor Vergata.

L’obiettivo? Incoraggiare e accompagnare lo sviluppo di attività che l’agricoltura realizza in tema sociale a vantaggio degli individui, delle famiglie e delle piccole comunità che si trovano in condizioni di bisogno e che necessitano di aiuto.

In particolare, come si legge nell’informativa, il bando intende “promuovere e valorizzare le iniziative delle aziende agricole e delle cooperative sociali che realizzano progetti di Agricoltura Sociale, con particolare riferimento alla solidarietà tra le generazioni, all’assistenza sociale e sociosanitaria dei gruppi sociali svantaggiati, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale di chi vive nelle zone rurali”.

Agricoltura sociale, i progetti vincitori

Il bilancio dell’edizione 2024 (l’ottava) di “Coltiviamo Agricoltura Sociale” è di un milione di euro per 24 progetti. Tre sono i vincitori a cui vanno 40.000 euro ciascuno, insieme a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. Inoltre, ulteriori 20.000 euro vanno ad un progetto speciale di gestione e riqualificazione del verde pubblico.

NO AUT è un progetto educativo promosso dalla Cascina Don Guanella di Lecco, che mira a guidare i giovani a rischio esclusione verso l’età adulta attraverso il coinvolgimento nella filiera agricola, affinché si possano creare le condizioni di un loro inserimento nel mondo del lavoro. I ragazzi saranno coinvolti nella produzione, lavorazione e vendita di prodotti come ortaggi, piccoli frutti, vino e semilavorati derivati (miele, uova, formaggi), oltre a servizi di ristorazione su piccola scala, a livello di agriturismo, di bed and breakfast e per l’accoglienza di giovani maggiorenni, a fine percorso in comunità. La cascina si trasforma così in un modello innovativo di sviluppo sostenibile che promuove equità e giustizia sociale.

TOURISM 4 ALL della Soc. Coop. Agricola Narnia di Foggia propone un approccio innovativo all’integrazione sociale e al cambiamento culturale attraverso l’agricoltura sociale. Il progetto offre un servizio alla comunità del territorio dei Monti Dauni, offrendo vacanze a persone con disabilità fisiche o psichiche, donne in situazioni di svantaggio, minori e giovani in condizioni di disagio sociale e alle loro famiglie, mettendo a punto un soggiorno con un programma di attività agricole sociali da realizzare durante la permanenza in fattoria, specifiche per questo target di clienti.

IN CASSETTA dell’Azienda Agricola Gagliardo Briuccia Valentina è stata riconosciuta per aver sfruttato i legami sociali, economici e produttivi tra l’agricoltura e Palermo per promuovere l’integrazione delle fasce più vulnerabili della società. L’azienda opera in un territorio a vocazione agrumicola, nella zona periurbana di Palermo, caratterizzata da dispersione scolastica, un’alta percentuale di minori in carico al Servizio Sociale, un tessuto multietnico e da un’urbanizzazione selvaggia. Il punto di forza del progetto è la collaborazione con l’associazione che eroga servizi socioeducativi e socioassistenziali sul territorio. L’obiettivo è il miglioramento delle condizioni di salute, sociali, emotive e cognitive con l’ausilio delle piante, l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio, potenziando le capacità dei soggetti disabili e sfruttando il potere terapeutico dell’interazione con la terra e coi suoi frutti.

Infine, il Premio Speciale per la gestione e riqualificazione del verde pubblico è stato assegnato a La CASA DELLA LEGALITA’ di Forlì. TERRA LIBERA E SOLIDALE ha ottenuto la concessione del terreno Ex Limonetti, un’aula formativa e il circolo Ex-Marini, confiscati alla criminalità organizzata. Il progetto prevede la creazione di uno spazio verde inclusivo per promuovere attività ed eventi che combinano protezione ambientale, sviluppo sostenibile della legalità e dell’economia circolare. Nel 2023 è iniziata la realizzazione della CASA DELLA LEGALITA’, con un orto biologico condiviso, per la realizzazione di attività formative e di orto-terapia destinate a persone disabili, svantaggiate e fragili, oltre che a studenti delle scuole primarie e secondarie. La produzione di ortaggi biologici, con la partecipazione della comunità permetterà lo scambio di saperi tra anziani e giovani. Sarà progettato un giardino della biodiversità e un sentiero natura, per le attività formative-naturalistiche e di educazione.

Agricoltura come opportunità di riscatto sociale

“Anche attraverso quest’iniziativa, intendiamo sottolineare l’importanza dell’agricoltura, non solo perché produce cibo sano, sicuro ed energia verde, ma anche perché non dimentica le fasce più deboli e fragili della popolazione, offrendo opportunità di riscatto sociale. Le nostre imprese agricole – ha affermato il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile – riescono, senza rinunciare alla loro visione economica e imprenditoriale, a mettere in campo anche la loro dimensione etica. Un esempio di sostenibilità senz’altro da seguire”.

Modelli di inclusione sociale nelle zone rurali

“Sono ormai otto anni che ci impegniamo a valorizzare i progetti di agricoltura sociale. I quattro premiati oggi – ha commentato Angelo Santori, presidente di Senior L’Età della Saggezza Onlus – confermano e rafforzano la validità del nostro impegno per sostenere le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e assistenza sociosanitaria dei soggetti più deboli, rendendoli protagonisti di questo modello virtuoso d’inclusione e di tutela dei diritti civili. La nostra Onlus è da sempre impegnata a favorire e supportare l’integrazione tra i diversi attori dell’agricoltura sociale e la realizzazione di modelli di buone pratiche d’inclusione sociale nelle zone rurali”.

Opportunità di inserimento lavorativo per i soggetti più fragili

“Conferire questo prestigioso riconoscimento avvalora il ruolo svolto da Reale Group nel generare impatti positivi in ambito sociale” hanno osservato Virginia Antonini, Group Chief Sustainability & Institutional Communication Officer e Luca Rossin, responsabile Reale Foundation. “Questo impegno si fonda su solide relazioni con eccellenze del nostro Paese, come Confagricoltura. Promuovere iniziative a favore dell’agricoltura sociale crea opportunità di inserimento lavorativo per i soggetti più fragili. Questa prospettiva incarna il nostro impegno continuo a contribuire positivamente alla comunità e al benessere delle persone secondo i nostri valori”.

Formazione e linee guida per esprimere tutto il potenziale

“Anche quest’anno – ha sottolineato il presidente della Rete Fattorie Sociali, Marco Berardo Di Stefano – le realtà vincitrici potranno realizzare iniziative a favore di soggetti fragili. Fondamentale il ruolo della formazione degli operatori che, grazie alla borsa di studio per il Master in Agricoltura Sociale presso l’università di Tor Vergata, avranno la possibilità di perfezionare ulteriormente le proprie competenze. Auspico che possa riprendere presto il lavoro dell’Osservatorio nazionale dell’Agricoltura Sociale, completando così il percorso della legge nazionale, con la pubblicazione delle linee guida, strumenti essenziali per permettere all’’agricoltura sociale di esprimere tutto il proprio potenziale”.

Articoli correlati

Articolo 1 di 4