GratzUp propone G Plant per risolvere il problema di accesso all’acqua potabile

GratzUp, una start-up di impact investing, ha realizzato “G Plant”, l’innovativo e sostenibile impianto autonomo ad energia solare per la sterilizzazione dell’acqua su larga scala senza bisogno di filtri o sostanze chimiche, che sta per essere implementato in Rwanda. Un team di biologi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza monitorerà i risultati del test pilota, al termine del quale è già pronto un piano di installazione su larga scala per il continente africano e non solo (Tanzania, Etiopia, Egitto, Indonesia)

Pubblicato il 01 Apr 2019

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GratzUp è una start-up di impact investing nata da un’idea imprenditoriale di Mauro Gazzelli e Shairin Sihabdeen con l’obiettivo di contribuire a risolvere il problema globale di accesso all’acqua sicura una crescente emergenza globale che ogni anno causa la morte di oltre 840 mila persone costrette a bere e lavarsi con acqua sporca o contaminata. Tra le vittime ci sono 1.000 bambini al giorno sotto i cinque anni. (Report Oxfam Italia – marzo 2019)

Dall’invenzione di una speciale bottiglia che sterilizza l’acqua e il suo contenitore e grazie ad un percorso di ricerca e sviluppo che ha coinvolto Università e Centri di Ricerca, GratzUp ha realizzato “G Plant”, l’innovativo e sostenibile impianto autonomo ad energia solare per la sterilizzazione dell’acqua su larga scala senza bisogno di filtri o sostanze chimiche, che sta per essere implementato in Rwanda.

Il problema e la soluzione

Gestione sostenibile dell’acqua

G Plant rappresenta una tecnologia avanzata, innovativa e sostenibile che verrà implementata quest’anno per la prima volta in Rwanda e che garantirà un accesso all’acqua potabile agli alunni di una scuola e ai pazienti di un ospedale, per un totale di circa 1.000 utenti, grazie ad un accordo raggiunto col governo del Rwanda e la diocesi di Byumba nel nord est del paese africano.

Un team di biologi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza monitorerà i risultati del test pilota in programma nel corso del 2019, al termine del quale è già pronto un piano di installazione su larga scala per il continente africano e non solo (Tanzania, Etiopia, Egitto, Indonesia).

La tecnologia di GratzUp consente di raggiungere non solo una totale sterilizzazione dell’acqua, ma anche una totale sterilizzazione dei suoi contenitori, gli innovativi “G Bottle” e “G Tank” – firmati dal designer italiano Giulio Iacchetti – e di qualunque oggetto in essi contenuto. E tutto questo in modo autonomo e sostenibile, utilizzando una fonte di energia pulita e rinnovabile: l’energia solare.

Come funziona

La tecnologia di GratzUp tratta in modo sicuro e semplice grandi quantità di acqua e si basa sul principio scientifico alla base del normale funzionamento di un autoclave da laboratorio che sterilizza il proprio contenuto rispettando una relazione tra durata, temperatura e pressione, in questo caso 20 minuti a 121 gradi alla pressione di 1 bar.

Quello che ha fatto GraztUp è partire da questo assunto di base, e trasferirlo ai propri contenitori mantenendo l’acqua in essi inserita ad uno stato liquido: GBottle e GTank vengono riempiti con acqua contaminata ed inseriti all’interno di singoli slot presenti in un armadio di esercizio. Qui, attraverso un trasferimento di calore dovuto alla tecnologia ad induzione 3D brevettata da GratzUp l’acqua sporca raggiunge una tempertura di 138.5 gradi ad una pressione di 3.5 bar per 120 secondi, compiendo così un completo ciclo di sterilizzazione. Successivamente entra in funzione un sistema di raffreddamento che permette all’acqua trattata di tornare a temperatura ambiente ed essere pronta all’uso in meno di 15 minuti.

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