Agrofood business innovation center, al via la selezione delle startup

Obiettivo dell’iniziativa è creare un polo di innovazione aperta multi-azienda che faccia da acceleratore a progetti su agricoltura di precisione, tracciabilità dei prodotti, food delivery e packaging sostenibile, sostenendo imprese promettenti nello sviluppo delle loro idee

Pubblicato il 05 Feb 2019

Agrofood bic

Creare un acceleratore di promettenti e innovative startup specializzate in Healthy food e special needs, tracciabilità dei prodotti in chiave food safety, packaging sostenibile, Food delivery (shelf life legata all’internazionalizzazione dei prodotti food) e agricoltura di precisione. E’ l’obiettivo dell’Agrofood business innovation center, un polo di innovazione aperta multi-azienda che proprio in questi giorni sta dando il via alle prime selezioni di startup innovative nei settori food&beverage ed agro-industriale.

Il polo nasce a Bologna su iniziativa di Granarolo, Gellify, Camst, Conserve Italia, Cuniola ed Eurovo, e sosterrà start-up promettenti nello sviluppo del loro progetto imprenditoriale, combinando servizi di accelerazione con le competenze e gli strumenti specifici necessari a far crescere la loro idea di business nel mercato del food. 

A disposizione delle startup Agrofood Bic metterà stabilimenti, impianti pilota, assistenza in R&D e l’accesso ad un network di relazioni nella filiera del food che potenzieranno la possibilità di successo dei nuovi imprenditori.

Al progetto collaboreranno anche Università di Bologna, Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e Aster (società della Regione Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione). Non è escluso per il futuro l’ingresso di nuovi soci, la cui candidatura sarà valutata dal Consiglio d’amministrazione purché operino in settori non in diretta concorrenza con i soci fondatori.

Una volta selezionate dal comitato tecnico scientifico, le startup verranno sottoposte a un training intensivo di alcune settimane che permetterà di passare da una iniziale selezione di dodici start-up alle cinque/sei dal maggior potenziale: queste saranno abbinate a un mentor selezionato tra i soci della Bic e a un progetto di open innovation da portare avanti con il coordinamento del mentor ed il supporto degli altri attori del network e della filiera.

I programmi di Agrofood Bic prevedono un finanziamento iniziale di € 15.000 e – a seconda dello stadio di maturità delle start-up – uno o più ulteriori finanziamenti del valore di € 20.000 che potranno essere assegnati al raggiungimento di specifici risultati. 

L’obiettivo finale del progetto è di ridurre la distanza tra le innovazioni delle start-up ed il loro mercato finale, “combinando elementi ormai comuni nell’ambito delle iniziative di supporto all’innovazione (finanziamenti, competenze nella gestione d’azienda, spazi di lavoro)  – si legge in una nota – con componenti troppo spesso inaccessibili alle start-up a causa degli investimenti o della complessità delle singole attività necessarie (impianti, network di fornitori e distributori affidabili, autorevolezza rispetto agli attori del mercato, competenze iper-specialistiche in R&D, controllo qualità e certificazione dei prodotti).

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