Agroindustria e Food & Beverage: da Agrofood BIC più forza alle start up

Una partnership tra le aziende della tradizione alimentare italiana per fare innovazione sulle principali sfide legate alla filiera “from Farm to Fork”. Tra i promotori Granarolo, Camst, Conserve Italia ed Eurovo. In palio corsi di accelerazione, progetti di open innovation, finanziamenti e incontri con gli investitori per le start up più innovative

Pubblicato il 04 Mar 2020

Agrofood BIC
Si chiama Agrofood BIC (Business Innovation Center), ed è un hub di innovazione interaziendale a livello nazionale e internazionale progettato per cogliere e promuovere opportunità di business a partire dall’aggregazione delle competenze di imprese della tradizione alimentare italiana come Granarolo SpA , Gellify SrlCamst Soc. Coop. ArlConserve Italia ScACuniola Società Agricola ArlEurovo Srl.

L’obiettivo condiviso è quello di creare un acceleratore per start up promettenti e innovative nei settori food & beverage e agroindustriale, compresa l’intera catena di approvvigionamento “from farm to fork” inclusi business correlati es packaging, biomedicale ed IT.

Sono l’Università di BolognaENEA (Agenzia italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e ASTER, (il consorzio regionale per la ricerca e l’innovazione) le tre istituzioni coinvolte nello sviluppo del nuovo acceleratore.

Il ruolo di Agrofood BIC

Agrofood BIC supporterà le start up più promettenti sostenendole nella conversione delle loro idee in concrete iniziative imprenditoriali, aiutando a risolvere tutte le iniziative organizzative, operative e strategiche. Promuoverà le relazioni tra le nuove imprese, il mondo del lavoro e gli investitori, combinando i servizi di accelerazione con competenze specifiche volte a lanciare il concetto di business sul mercato. Supporterà inoltre lo sviluppo iniziale delle start-up fornendo operazioni pilota, supporto R&S, servizi di sviluppo aziendale, assistenza di marketing e contabilità, supporto di professionisti e consulenti, accesso a reti nel settore aziendale e creditizio, nonché uffici dedicati, spazi condivisi e strutture IT.

Le fasi del progetto Agrofood BIC

Il processo di selezione delle start-up inizia con la consegna della domanda di ammissione ad una call lanciata da una o più aziende dell’Agrofood BIC. Segue un training intensivo che prevede un periodo di accelerazione di 4 settimane al fine di potenziare le competenze e tradurre la proposta progettuale in un modello di business. Al termine del programma di accelerazione, i team delle start-up presentano i loro progetti all’interno di un “Demo Day”, davanti al Comitato Tecnico-scientifico di AgroFood BIC, che selezionerà le idee più promettenti.

Il volume di finanziamenti previsti per Agrofood BIC

Per quanto riguarda le imprese e i soci partecipanti al progetto, è previsto un investimento iniziale pari alla sottoscrizione di una quota del capitale sociale di AgroFood BIC e un contributo annuo. Le start up coinvolte nel progetto ricevono un entry bonus per sostenere le prime spese, vengono affiancate da tutor per la gestione delle attività quotidiane e da un business mentor e hanno a disposizione stabilimenti pilota, materiali e strutture. In termini economici, i programmi messi a punto da Agrofood BIC prevedono un finanziamento iniziale di 15.000 euro, a seconda dello stadio di maturità delle startup, e ulteriori investimenti da 20.000 euro per le realtà più meritevoli ed in linea con gli obiettivi del progetto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati