Spreco alimentare: AI e Data Science per ridurre il food waste

Data Science e l’Intelligenza Artificiale possono dare un contributo prezioso al taglio degli sprechi lungo tutta la filiera alimentare, dal produttore al distributore, fino al singolo consumatore

Pubblicato il 23 Apr 2020

Ibm Agrifood

Il food waste costituisce oggi una problematica globale di estrema urgenza. La Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, calcola che a livello mondiale viene sprecato ogni anno addirittura un terzo di tutti gli alimenti prodotti per il consumo umano. L’equivalente di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Uno spreco che rappresenta un danno per tutti, non solo dal punto di vista economico-sociale, ma anche ambientale. Produrre e smaltire alimenti che non vengono consumati comporta, infatti, pesanti sprechi di risorse, oltre a inutili emissioni inquinanti dai volumi davvero impressionanti. Se fosse uno Stato, il Food Waste si classificherebbe, infatti, al terzo posto tra i Paesi che emettono più anidride carbonica al mondo. Una situazione decisamente insostenibile che la Data Science e l’Intelligenza Artificiale possono aiutare a risolvere con efficacia, assicurando un importante taglio agli sprechi lungo tutta la filiera, dal produttore fino al singolo consumatore.

La Data Science per ridurre il food waste della produzione alimentare

A partire dal primo anello della catena di produzione alimentare, la Data Science può offrire un importante contributo alla riduzione degli sprechi, soprattutto grazie a un’ottimizzazione dei raccolti. I dati raccolti attraverso droni, sensori remoti, satelliti e attrezzature agricole intelligenti possono fornire, infatti, ai coltivatori preziose indicazioni sulla capacità produttiva del suolo, sulla salute delle colture e sulle condizioni meteorologiche. Tutte informazioni che, rielaborate in tempo reale attraverso strumenti analitici avanzati, aiutano gli agricoltori a prendere decisioni più intelligenti sulla rotazione delle colture, sui tempi di semina e sul periodo più adatto per la raccolta e il compostaggio, dando piena visibilità sulla qualità dei prodotti. In sostanza, possono essere impostate pratiche agricole molto più efficienti, capaci di limitare fin dall’origine sprechi alimentari del tutto evitabili, prevenendo la produzione di prodotti in eccesso o semplicemente raccolti nel momento sbagliato.

L’Intelligenza Artificiale per ridurre il food waste a livello di distribuzione

Oltre alla produzione agricola, la Data Science e l’Intelligenza Artificiale possono garantire importanti tagli agli sprechi alimentari anche in fase di distribuzione dei prodotti. Attraverso il monitoraggio di alcuni parametri chiave, l’analisi in tempo reale può prevedere infatti tutti quei deterioramenti che inevitabilmente causano la trasformazione del cibo in rifiuto. Anche in questo caso la maggiore efficienza dei processi può essere raggiunta solo combinando le preziose informazioni raccolte attraverso i sensori con potenti strumenti analitici in grado di rielaborarle e lanciare allarmi prima che certe condizioni si verifichino. Nel caso degli alimenti deperibili è possibile, per esempio, impostare avvisi su pericolose variazioni di temperatura all’interno dei serbatoi e permettere, così, di intervenire immediatamente sui guasti agli impianti frigoriferi per evitare ingenti perdite di cibo.

La Data Science per permettere ai punti vendita di agire sul food waste

Strumento prezioso in fase di produzione e distribuzione, la Data Science si rivela fondamentale anche per ridurre gli sprechi dei punti vendita. Una riduzione che per gli esercenti si traduce sostanzialmente in un maggior profitto, dal momento che ne contiene in modo significativo le perdite. Impostando un monitoraggio automatico delle date di scadenza degli alimenti, i negozianti possono per esempio programmare una corretta rotazione degli alimenti sugli scaffali, pianificandone anche promozioni speciali prima che superino i termini indicati e debbano, quindi, essere buttati. Non solo. Gli algoritmi AI possono anche aiutare a prevedere le vendite di certi prodotti rispetto ad altri, dando un contributo fondamentale in fase d’ordine delle merci. Un allineamento tra domanda e offerta aiuta poi a ridurre notevolmente gli sprechi alimentari all’interno dei punti vendita, migliorandone la pianificazione con importanti benefici sul risultato economico e sulla sostenibilità della filiera nel suo complesso.

L’Intelligenza Artificiale per contenere lo spreco alimentare della ristorazione

Anche all’interno delle cucine dei ristoranti l’Intelligenza Artificiale può dare un contributo importante alla riduzione degli sprechi alimentari. Un taglio efficace solo, però, se si interviene in tutte le fasi del processo ristorativo, a partire dall’approvvigionamento. In questo caso l’AI può dare una mano razionalizzando gli ordini, che possono essere impostati sulle effettive esigenze delle cucine. In magazzino, poi, i prodotti possono essere gestiti con una logica quasi ‘just in time’, evitando stock di alimenti ad alto rischio di deperimento. Questo permette di azzerare gli scarti dovuti al superamento delle date di scadenza, introducendo un circolo virtuoso anche nelle più piccole cucine dei ristoranti.

Sistemi smart per aiutare anche i consumatori a limitare il food waste domestico

Un importante contributo al taglio degli sprechi alimentari in ambito domestico arriva, invece, dalla diffusione di sistemi smart, in grado di automatizzare alcuni controlli e inviare alert agli utenti. Fanno parte di questi sistemi i cosiddetti ‘frigoriferi intelligenti’. Connessi a Internet e gestiti via app, questi apparecchi permettono di inserire la data di acquisito di ogni alimento refrigerato, inviando un alert quando la data di scadenza dei cibi sta per avvicinarsi: per le famiglie un aiuto importante per limitare uno spreco che secondo l’ultimo Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg si aggira in Italia attorno ai 700 grammi pro capite a settimana per un valore di circa 4 euro.

Food Trust, la soluzione IBM anche al problema dello spreco alimentare

Da anni la lotta globale contro lo spreco alimentare vede crescere il ruolo delle soluzioni digitali e vede l’impegno di un nome importante come IBM. In particolare, questo impegno si concretizza anche attraverso IBM Food Trust, una piattaforma pensata per connettere i partecipanti di tutta la filiera alimentare attraverso una soluzione che consente alle filiere di disporre di tutti i dati necessari per gestire tutte le fasi delle supply chain agroalimentari. La suite si compone di soluzioni capaci non solo di aumentare la sicurezza e di garantire la freschezza degli alimenti, ma anche di attivare nuova efficienza a livello di supply chain e migliorare la reputazione del marchio, minimizzando qualsiasi possibilità di rifiuto o spreco. In particolare, attraverso il modulo Data Entry and Access, i partecipanti alla supply chain possono caricare, gestire e accedere in totale sicurezza ai dati transazionali per creare record condivisibili sui prodotti alimentari e identificare aree di spreco all’interno della catena. Il modulo Trace offre, a sua volta, ai partecipanti un modo per tracciare in modo sicuro e trasparente la posizione e lo stato dei prodotti lungo tutta la supply chain in modo da gestire e ridurre i possibili rischi di food waste. Con il modulo Certificazioni, infine, è possibile dimostrare la provenienza e l’autenticità degli alimenti, gestendo in modo sicuro certificati e documenti lungo l’intera catena di approvvigionamento. Avere accesso a questi dati aiuta a eliminare tutte le possibili inefficienze che oggi causano l’enorme problema dello spreco di cibo e permette di aumentare il risultato di business delle aziende.

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