Clima, economia e ambiente: punta sull’innovazione il nuovo centro Rff-Cmcc

Inaugurata nei giorni scorsi alla presenza del premio Nobel William Nordhaus, la struttura vuole diventare un punto di riferimento della ricerca mondiale nel settore. Collaborazioni in vista con Bocconi e Politecnico

Pubblicato il 04 Set 2019

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Nasce a Milano un centro di eccellenza per la ricerca su clima, economia e ambiente. A inaugurare l’European Institute on Economics and Environment (Eiee) con il taglio del nastro il premio Nobel William Nordhaus, pioniere nel campo degli studi sulle relazioni tra cambiamento climatico, crescita economica e sviluppo sostenibile.   “L’abbattimento delle emissioni rappresenterà un beneficio per tutti i cittadini, di tutte le fasce di reddito”; ha sottolineato Nordhaus, specificando però che per arrivare a questo risultato sarà necessario mettere a punto “meccanismi a incentivo, che premino quindi chi partecipa attivamente agli accordi internazionali sul clima e sanzionino, invece, chi ne rimane fuori”.

Il nuovo centro nasce dalla collaborazione tra il think tank statunitense Resources for the Future e il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, e ha l’ambizione di diventare uno di punti di riferimento della ricerca mondiale sui cambiamenti climatici, e ha in programma di rafforzare le collaborazioni con le principali università cittadine, dal Politecnico alla Bocconi.

Alla cerimonia insieme al premio Nobel hanno preso parte Richard Newell∫, Presidente di  Rff, Antonio Navarra, presidente di Cmcc, Massimo Tavoni, direttore Rff-Cmcc e docente di Ingegneria gestionale ed economica ambientale al Politecnico di Milano, e Valentina Bosetti, professoressa di Economia Ambientale all’Università Bocconi. 

Tra le linee di ricerca al centro dell’attività del Rff-Cmcc ci sono la riduzione delle emissioni di gas serra, le tecnologie che facilitano la transizione verso un mondo senza emissioni di carbonio, il nesso tra cambiamenti climatici e migrazioni, le implicazioni nella distribuzione delle ineguaglianze e le tecniche per incentivare e premiare comportamenti virtuosi nei cittadini.

Il centro conta su circa 50 di ricercatori da 13 Paesi (Italia, Germania, Francia, Olanda, Portogallo, USA, Bolivia, Bangladesh, India, Iran, Corea del Sud, Cina, Belgio), tra economisti, climatologi, Data e Computer Scientists, matematici e ingegneri.

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