Nel sempre crescente panorama dell’industria alimentare sostenibile, un’alleanza innovativa porta a collaborare due aziende britanniche di spicco.
Da un lato Solaris Biotech, un marchio Donaldson, innovatore e produttore di fermentatori, bioreattori, sistemi di filtrazione a flusso tangenziale (TFF) e di profondità (FFF) utilizzati per una varietà di applicazioni nei settori farmaceutico, biofarmaceutico e alimentare.
Dall’altro Extracellular, un’azienda britannica con sede a Bristol che si distingue per il suo impegno a promuovere un sistema alimentare più sostenibile ed etico attraverso la produzione di carne coltivata.
L’ambizione è rivoluzionare l’industria della carne coltivata, offrendo soluzioni di produzione più efficienti ed ecocompatibili. In particolare, Extracellular utilizzerà i coltivatori Solaris Biotech per sviluppare processi sostenibili di produzione di carne coltivata, riducendo così l’impatto ambientale dell’industria alimentare.
Carne coltivata per rispondere alla sicurezza alimentare
La popolazione mondiale sta crescendo e si prevede che raggiungerà i 10 miliardi entro il 2050, portando a un aumento della richiesta di cibo e proteine. Questo aumento è evidente nel consumo di carne tradizionale, che è cresciuto di oltre il 50% a livello globale negli ultimi vent’anni.
Per affrontare questa crescente domanda in modo sostenibile, la carne coltivata è considerata una possibile soluzione. Tuttavia, l’impatto ambientale di questa tecnologia è ancora oggetto di discussione. Mentre promette di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, l’uso di energia, acqua e suolo, i dati attuali non sono definitivi.
Un recente studio ha rilevato che il consumo di energia della carne coltivata è simile a quello della carne bovina e maggiore rispetto ad altre carni, ma le emissioni di gas serra e l’uso del terreno sono migliori rispetto agli allevamenti di carne tradizionali. Il consumo di acqua, invece, varia a seconda del tipo di carne considerato, con il pollo che richiede meno acqua rispetto alla carne coltivata.
Inoltre, la carne coltivata attualmente ha un costo che non è ancora accessibile e alla portata di tutti, anche se in prospettiva potrebbe diventarlo.
Il ruolo chiave dei coltivatori Solaris “ONE”
Extracellular utilizzerà i coltivatori piccoli e flessibili della serie “ONE”, per dimostrare l’idoneità dei sistemi microbici e dei mammiferi per l’applicazione di carne coltivata. I coltivatori sono dispositivi utilizzati per la coltivazione di microrganismi o cellule in ambiente controllato. Consentono a ricercatori e biotecnologi di eseguire vari processi di fermentazione, come la crescita di batteri, lieviti o altre colture cellulari, in condizioni controllate.
Di fatto, Solaris Biotech offre un servizio di ricerca e sviluppo per terzi, mettendo a disposizione i propri coltivatori e il know how per il tempo necessario a sviluppare il processo produttivo che sarà poi applicato dall’industria cliente.
Cosa cambia per la ricerca di Extracellular sulla carne coltivata
Come spiega Katrien Verbrugge, Direttore Vendite EMEA di Solaris Biotech: “I coltivatori Solaris ONE consentono a Extracellular di esaminare le prestazioni delle cellule su piccola scala prima di passare a sistemi più grandi e in particolare, testare le strategie di agitazione, temperatura, pH, dO2 e alimentazione.”
Kiren Baines, cofondatore e Chief Scientific Officer di Extracellular: “Il nostro impegno è volto a combinare competenze, risorse e tecnologie all’avanguardia per accelerare gli sforzi di ricerca, sviluppo e commercializzazione. L’obiettivo finale è introdurre prodotti e soluzioni sempre più innovativi sul mercato. Il coltivatore ONE di Solaris, con la connessione Wi-Fi e una semplice interfaccia web, è molto utile per impostare e progettare facilmente i processi per i nostri clienti.”
