Politiche UE

Agricoltura, UE: chiarimenti sul sostegno della PAC in caso di eventi meteo estremi



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Nel chiarire l’interpretazione giuridica del concetto di ricorso alla forza maggiore, la Commissione intende fornire certezze agli agricoltori colpiti per quanto riguarda il sostegno della PAC, garantendo nel contempo un’applicazione uniforme in tutta l’Unione da parte delle amministrazioni nazionali

Pubblicato il 31 mag 2024



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Dando ascolto alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori e dagli Stati membri all’inizio dell’anno, la Commissione europea ha cercato di agire prontamente per mettere in atto misure atte a risolvere nel concreto le questioni sollevate. Il 22 febbraio ha introdotto le prime misure di semplificazione per ridurre in modo duraturo gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell’UE. Successivamente, il 15 marzo, ha presentato una proposta di revisione mirata della Politica Agricola Comune (PAC), che è entrata in vigore il 25 maggio dopo aver ricevuto l’approvazione del Consiglio e del Parlamento europeo.

All’interno del pacchetto di misure volte ad alleggerire il peso burocratico per gli agricoltori dell’UE, la Commissione UE ha adottato una comunicazione che intende chiarire l’interpretazione giuridica riguardante il ricorso alla forza maggiore e alle circostanze eccezionali in caso di eventi meteorologici imprevedibili ed estremi. Con questa chiarificazione giuridica, la Commissione intende offrire certezza agli agricoltori colpiti per quanto riguarda il sostegno della PAC, assicurando al contempo una applicazione uniforme da parte delle amministrazioni nazionali in tutta l’Unione.

Eventi meteo estremi e la certezza di poter contare sulla PAC

Il principio di forza maggiore permette agli agricoltori che non sono riusciti ad adempiere a tutti i requisiti della PAC, a causa di eventi straordinari e imprevisti al di fuori del loro controllo (come gravi siccità o inondazioni), di non perdere il sostegno previsto dalla politica agricola comune. La decisione sull’applicazione di tale principio spetta agli Stati membri, che si basano su elementi di prova pertinenti e conformemente al diritto agricolo dell’Unione.

Poiché rappresenta una eccezione al rispetto degli obblighi legati ai pagamenti della PAC, come le condizionalità o le misure nei regimi ecologici, questa decisione viene solitamente applicata in modo restrittivo, generalmente valutando caso per caso o per singola azienda agricola.

Al contrario, la nuova comunicazione chiarisce che il concetto di forza maggiore può essere esteso a tutti gli agricoltori operanti in un’area specifica colpita da gravi calamità naturali o eventi meteorologici imprevedibili.

Questo significa che gli agricoltori situati nella zona interessata non dovranno presentare richieste individuali o fornire prove del rispetto delle condizioni di forza maggiore. L’ampliamento del campo di applicazione ridurrà gli oneri amministrativi sia per gli agricoltori che per le autorità nazionali, facilitando una risposta rapida da parte degli Stati membri.

Il commissario per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski “Abbiamo lavorato sodo per rispondere alle preoccupazioni degli agricoltori in merito a una minore burocrazia e a una maggiore flessibilità. L’agricoltura è una delle professioni più esposte al cambiamento climatico e alle sue conseguenze. A causa di eventi climatici estremi imprevisti, gli agricoltori rischiano di perdere tutto ciò per cui hanno lavorato. Il nostro chiarimento odierno offre la certezza che potrebbero ancora ricevere i pagamenti della PAC, anche se non sono in grado di adempiere a tutti i loro obblighi abituali. Non c’è bisogno di preoccuparsi ulteriormente quando si ha a che fare con drammatici disastri naturali“.

Dati satellitari e fattori ambientali per identificare le aree colpite

La comunicazione stabilisce inoltre le condizioni per presumere che tutti gli agricoltori di una determinata area siano soggetti a cause di forza maggiore. Gli Stati membri dovranno confermare il verificarsi di una catastrofe naturale grave o di un evento meteorologico eccezionale e delimitare l’area geografica gravemente colpita, dove le conseguenze dell’evento non possono essere evitate con la dovuta diligenza.

Per definire questa delimitazione, gli Stati membri possono utilizzare, ad esempio, dati satellitari della zona interessata, senza la necessità di ottenere dati specifici per singole aziende. In alcuni casi, le amministrazioni nazionali considereranno anche fattori aggiuntivi, come la pendenza del terreno, il tipo di suolo o le colture coltivate, per identificare la popolazione interessata senza bisogno di verifiche individuali.

Questo approccio potrebbe essere applicato, ad esempio, in caso di gelate che non colpiscono tutte le colture allo stesso modo, o di piogge persistenti che hanno effetti diversi su terreni con varia pendenza o capacità di ritenzione idrica.

Una volta soddisfatte tutte le condizioni, il chiarimento esonera le autorità dalla necessità di una valutazione caso per caso. La Commissione rimane in contatto con gli Stati membri per fornire orientamenti giuridici ogniqualvolta sia necessario.

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