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Vino italiano sotto i riflettori tra agritech, export e prospettive future



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Tecnologie avanzate e una spinta globale per il vino italiano di alta gamma. Il futuro del settore e le strategie per promuovere l’eccellenza del Made in Italy nel discorso del Presidente ICE, Matteo Zoppas

Pubblicato il 14 nov 2023



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L’agroalimentare italiano ha dimostrato ancora una volta la sua rilevanza economica per il Paese nel 2022 quando ha raggiunto un export che ha toccato i 60 miliardi di euro. Un ruolo cruciale è sicuramente quello giocato dal settore vitivinicolo, a cui si possono attribuire ben 8 miliardi di euro. Questa fetta di mercato è ora al centro di un’interessante evoluzione, poiché i clienti all’estero, che riconoscono l’inimitabile qualità del Made in Italy, spingono per un’attività di sistema e una promozione del top di gamma del comparto tale da consentire un riposizionamento dei prezzi verso l’alto.

Italia secondo esportatore al mondo di macchinari per l’enologia

All’inaugurazione della fiera RIVE di Pordenone, il presidente di ICE, Matteo Zoppas, ha dichiarato che l’Italia è diventata il secondo esportatore mondiale di macchinari per l’enologia, con un valore di 1,6 miliardi di euro nel 2022, superata solo dalla Germania. I dati del 2023 sono promettenti: 1 miliardo di euro di export nei primi 7 mesi dell’anno, in crescita del 18,5% sullo stesso periodo del 2022.

Zoppas ha sottolineato che l’agritech vitinicolo italiano è diventato un punto di riferimento mondiale grazie alle tecnologie avanzate e alla competenza delle aziende italiane. Know how che è ora al servizio di diverse nazioni, tra cui i Balcani, il Nord Africa e le aree coinvolte nel nuovo Piano Mattei con l’obiettivo di migliorare gli standard produttivi e qualitativi, non solo in termini di prestazioni, ma anche di sostenibilità.

Promuovere il made in Italy all’estero

La Fiera RIVE di Pordenone è stata il palcoscenico di questo successo, con ICE che ha organizzato una missione di incoming di 34 buyer esteri, dimostrando l’interesse globale per le tecnologie e i prodotti italiani del settore.

Nel mentre ICE, insieme al MASAF e al Ministro Francesco Lollobrigida, sta lavorando per rafforzare l’industria vitivinicola italiana e promuovere l’eccellenza tecnologica del Made in Italy sui mercati esteri. “Il sostegno alle esportazioni è una delle leve su cui si basa, infatti, l’efficacia dell’azione della “diplomazia della crescita” sostenuta dal Ministro Antonio Tajani, che vede un’attività sinergica di tutte le articolazioni del Sistema Paese e di cui l’Agenzia, insieme a Farnesina, Sace Simest e Cdp, fa parte” ha concluso Zoppas.

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